ORGANO F.LLI CAVALLETTI
Organo collocato sul portale d’ingresso, in cassa organaria ad unico scomparto.
Tastiera di tasti n. 58 (Do-La). I primi quattro tasti cromatici ritornellano quelli della ottava superiore, mentre gli ultimi due tasti ritornellano le relative due note dell’ottava inferiore. Pedaliera lineare di pedali n. 20 (Do-Sol) sempre unita alla tastiera. Sistema di trasmissione meccanico.
Registri (Comandi a manette in doppia fila):

Viola 8′ Principale 8’ B.
Violino da concerto Principale 8′ S.
Voce umana Principale 2° 8’ B.
Flauto in VIII B. Principale 2° 8° S.
Flauto in XII Ottava
Ottavino S. Decimaquinta
Viole (combinato) Decimanona 1°
Oboe (combinato) Decimanona 2°
Clarino S. (16′) Vigesimaseconda 1°
Vigesimaseconda 2°
Contrabbasso 16°

Pedaletti del Ripieno e Preparati.

L’organo fu costruito nel 1841 da Giovanni e Stefano Cavalletti e nipote Raimondo, come si rileva dal progetto originale conservato nell’archivio parrocchiale della chiesa di Barbasso. Ne aveva fatto richiesta il parroco di questa chiesa anch’egli interessato in quegli anni all’acquisto di un organo. Nella lettera accompagnatoria il parroco di Villa Saviola specificava le spese da lui sostenute e, fra queste, la consegna ai Cavalletti del “vecchio organo, il quale quantunque in mal’essere (sic), pure era composto di sodo metallo ed era di 12 registri”.

Scheda dal libro di don Lino Leali, Damiano Rossi e Guglielmo Ughini “Gli organi del Mantovano”, 1985